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Direttore sanitario: Dott. Scarso Paolo | Rappresentante legale: Dott. Cartelli Alessandro
ansia

OGGI MI SENTO IN ANSIA

Il termine ansia deriva da una parola latina che significa “soffocare”, “stare stretti”, “strangolare” ed è una sensazione di paura apparentemente immotivata di fronte a normali situazioni di vita o nei confronti del futuro.

I sintomi solitamente associati all’ansia sono diversi: palpitazioni, tachicardia, mancanza d’aria, insonnia, irritabilità o eccessiva stanchezza, difficoltà di concentrazione, come se vivessimo in un costante stato di allerta.

Se ci soffermiamo ad analizzare le espressioni usate per descrivere uno stato ansioso, ritroviamo tra queste: attacco d’ansia, disturbo d’ansia e crisi d’ansia.

L’attacco d’ansia rimanda proprio alla sensazione di essere “attaccati” da qualcosa di esterno che non si riesce a controllare: l’ansia ci “attacca” sia nel corpo – e ci fa perdere il controllo di esso – sia nella mente, creando uno stato di confusione e a volte di profonda disorganizzazione.

Il disturbo d’ansia fa pensare invece ad un costante rumore di fondo che per l’appunto “disturba” la propria vita, insinuandosi in ogni cosa, in ogni azione, in ogni momento anche bello che si vive e non permettendo alla persona di manifestare le proprie risorse, di andare avanti e di essere felice. Infine, se ci riferiamo all’ansia come ad una “crisi, mi vengono in mente i due ideogrammi che in cinese compongono proprio la parola “crisi”: uno di questi significa “pericolo” e l’altro “opportunità”. L’ansia quindi ci fa sentire in pericolo, ma contemporaneamente ci offre una nuova opportunità.

Ma di che pericolo e di quale opportunità stiamo parlando?

Se è chiaro per tutti che una “crisi” nasce sempre dalla rottura di un vecchio equilibrio, interno od esterno che sia, allora il pericolo è legato alla perdita di antiche sicurezze e di aspetti di sé noti e conosciuti da tempo; l’opportunità invece ci indica la possibilità di trovare soluzioni alternative e nuove stabilità, scoprendo magari diverse parti di sé finora inesplorate e tenute nascoste.

Come ogni altro sintomo, l’ansia è comunque solo la modalità attraverso la quale si esprime un disagio momentaneo, è solo il segnale che ci dice che qualcosa non va; per questo va ascoltata e compresa, per restituirle un senso legato alla propria storia personale, o ad un momento particolare di vita.

In quest’ottica è l’ansia stessa che offre l’opportunità di conoscersi meglio e di restituirsi il diritto di vivere liberi dalla sofferenza.

Fare questo è possibile con un percorso di psicoterapia e, poiché l’ansia è un sintomo che si esprime fortemente anche livello corporeo, una terapia psico-corporea risulta senz’altro la più indicata.